SU DI ME

Con nessun background di ginnastica, ma diversi sport praticati sotto la cintura, mi appassionai
dell’allenamento a corpo all’età di 18 anni. La mentalità, la motivazione, la ragione che mi
spingeva ad allenarmi, inizialmente, era legata all’aspetto esteriore. Al voler apparire migliore di
quello che ero. Tale motivazione persisté per i successivi 2 anni, fin quando mi resi conto che
avevo molto di più da esprimere.
Ci misi un po’ a capire quale forse fosse la mia strada. Proveniente da un background di “bodybuilding”
non è facile cambiare totalmente idea e battersi per qualcosa di diverso. Diverso, ma molto
più profondo. Profondo a tal punto da farmi accorgere che la cosa più bella per cui allenarmi
era diventare la miglior versione di me.

Ora mi occupo principalmente di Handstand, Stretching e allenamento a corpo libero.
Nel corso degli anni ho viaggiato in lungo ed in largo per l’Italia ed in Europa per scoprire i diversi
aspetti di queste discipline, ed ogni volta che torno a casa mi accorgo di aver scoperto una piccola parte
di un immenso universo. Non rifiuto nessun tipo di allenamento e nessun tipo di metodo.
Da ogni esperienza traggo spunto per arricchire la mia persona, la mia pratica, il mio insegnamento.

Lentamente sto formando un mio modo di vedere questi tre ambiti dell’allenamento a corpo libero, la
loro educazione ed il loro sviluppo. Tale modo di vedere lo comunico attraverso dei workshops in giro
per l’Italia, oppure li diffondo tramite le realtà di allenamento a corpo libero che ho creato nella mia zona.
E’ un processo infinito, che si manifesta nel mio allenamento e nel mio insegnamento.
Ho creato per la prima volta in Italia una gara a team di Calisthenics con atleti da tutta la penisola.
Ho creato l’ “IMove Camp” dove chi come me è appassionato di discipline a corpo libero, può riunirsi per
qualche giorno assieme ad altri appassionati per allenarsi e condividere idee, metodi, insegnamenti.

Scrivendo queste parole è come se parlassi a me stesso, e vedessi il vecchio me alle pendici di una montagna.
Ora io mi trovo poco più su, la vetta, ancora non la scorgo. Ma mi rimetto ugualmente in cammino,
mettendo un passo davanti all’altro, perché anche se non scorgo la vetta, e forse non lo farò mai,
se non parto ora, non avrò mai la possibilità di scoprirlo.