AllenamentoIntervisteVerticalismo, handbalance

INTERVISTA A FRANCESCO ANTONUCCI

DOMANDE PER FRANCESCO ANTONUCCI – INTERVISTA BLOG

1) Ciao Francesco, benvenuto su Bodyweight Arena. Descrivi lo sport che pratichi (Handbalance) e il tuo cammino da quando hai iniziato.

Ciao Elia, il mio percorso ha inizio diversi anni fa con la breakdance, capendo sin da allora che non avevo molto interesse per quello che era il “ballo”, ma solo per quella che era la parte riguardante l’apprendimento degli “esercizi difficili “, tutto ciò che potesse risultare impossibile o quasi agli occhi di chi osserva.
Col passere del tempo ho deciso di affrontare l’allenamento in maniera sempre più tecnica fino ad avvicinarmi all’handbalance, che ora comprende il 90% del mio allenamento.

2) Cosa ne pensi del mondo del Calisthenics? Lo pratichi?

Come esercizi della disciplina a me piace tantissimo, anche se ci sono ancora pareri discordanti su ciò che è o non è.
Come ambiente, essendo praticato da tantissimi ragazzini, nella maggior parte dei casi forse manca di giusti punti di riferimento.
Diciamo che lo pratico, anche perchè sapendo fare trazioni, back lever, muscle up, bandiera, planche, verticale una mano, 90° push ups ecc.. non potrei dire l’opposto, anche se lavori in trazione li faccio solo per copensare la spinta.

3) Un consiglio che vuoi dare a tutti coloro che si affacciano al mondo delle verticali.

I consigli sarebbero diversi..

Il primo consiglio è DEDICARSI:
l’unico vero modo per diventare bravi.
Il secondo consiglio è AVERE UN MEZZO:
documentarsi e confrontarsi su ciò che si sta facendo, fino ad avere un metodo adatto per andare avanti e fare meno fatica, anche perchè un buon consiglio pratico porta ad avere nozioni che si sarebbero capite dopo mesi.
Altrimenti, anche se si parte con una motivazione altissima, i risultati tardano ad arrivare e la motivazione man mano diminuisce.
Il terzo consiglio è CREDERCI:
Molte persone si danno giustificazioni razionali al fatto di non riuscire a fare qualcosa quando in realtà ci dovevano credere solo un po di più.

4) Come si struttura un tuo allenamento tipo?

Il mio allenamento cambia a seconda dei periodi.
Diciamo che quando devo imparare un nuovo esercizio cerco di allenare metodicamente solo quello e complementari, ovvero tutti quegli esercizi di flessibilità – forza – tecnica che servono per la buona riuscita di quella skill, in più qualche esercizio per evitare scompensi.
Ad esempio, per imparare la verticale di impostazione a una mano, essendo molto più forte con il braccio destro rispetto al sinistro, come esercizi complementari ho inserito verticali di impostazione a due mani e piegamenti in verticale, in più trazioni in presa supina per compensare la spinta.
Quando invece alleno solo verticale e verticale a una mano di solito faccio lavori a tempo, ad esempio combinazioni da 1 minuto con 10 secondi per ogni tenuta alternando destra a sinistra.

5) Quali sono i tuoi obbiettivi a breve e lungo termine?

A livello sportivo i miei obbiettivi a breve termine sono imparare la verticale d impostazione a una mano anche a sinistra, ma in generale arrivare ad avere le stessa abilità che ho a destra.
A lungo termine invece imparare la salita lenta da elbow lever a verticale un braccio.

6) Quanto è importante la forza in un’attività come l’handbalance? E la mobilità articolare?

Essendo la “forza” una skill che va appresa, va detto che la verticale non è che “non è forza” perchè ad esempio si stancano gli avambracci prima delle spalle, altrimenti anche rimanere attaccati alla sbarra senza trazionare “non è forza”.
Invece la verità è che sono solo lavori diversi.
Detto questo, se per “lavori di forza” intendiamo ciò che si intende nel calisthenics va detto che quando si rimane in verticale, anche a una mano, a braccio teso ci vuole molta meno forza rispetto a lavori monobraccio dove si passa dal basso all’alto e viceversa.
La mobilità articolare invece è quella che ti permette di approcciare tutti gli esercizi con meno difficoltà, quindi direi che è importantissima.

7) Quando un atleta di Calishtenics, secondo te, è veramente completo?

Un alteta di calisthenics è completo quando ha statiche forti, dinamiche forti, balance forte e resistenza.
Troppo facile non allenare le dinamiche e dire ” il freestyle è la brutta copia della ginnastica artistica”.
La verità è che anche planche e front lever sono esercizi di ginnastica, anche trazione un dito c’era già nel climbing, anche verticale un braccio è handbalance.
Il fatto che molte di questi esercizi siano ancora a livello basso rispetto allo sport dal quale sono stati presi è normale, perchè il calithenics è ancora in fase di crescita.
Diciamo che secondo me uno è completo quando porta tutto a livello alto. Per farlo devi essere straordinariamente bravo.

8) Le tue skills preferite e in cui ti senti più forte.

Nessuna ahah. Comunque se dovessi dirti dove mi sento più forte risponderei in generale skills col braccio destro, perchè so fare la verticale full, divaricata, raccolta, gambe giu, flag, verticale d’impostazione a un braccio, verticale una mano sulle dita.

9) Raccontaci la più bella esperienza che ti ha permesso di vivere il tuo sport.

Non c’è un esperienza in particolare, diciamo che mi ha permesso prima di tutto di conoscere belle persone e avere la fortuna di potermici confrontare spesso. Le più belle esperienze sono i workshop, che aiutano tanto a livello didattico ma soprattuto come crescita personale.

10) Abbiamo finito, un saluto da bodyweight arena ed un consiglio libero per tutti i lettori!

Un saluto tutti, grazie per aver letto quest intervista e grazie ad Elia di darci la possibilità portare questi argomenti. Il consiglio finale è questo : CREDERE DI MERITARSELO . 🙂

 

 

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